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Cambio casa e cambio anche io…

trasloco2013

Con gioia posso dire di aver trovato una casa più grande e confortevole e, cosa ancor più spettacolare, è l’affitto!  Risparmierò ben duecento euro al mese.

Al momento però sono un po’ stressata, manca un mese al trasloco definitivo e sono sommersa da scatoloni. Mai come al momento di traslocare ci rendiamo conto della quantità di oggetti e arredi che si è accumulata nella nostra esistenza… e mai come al momento di traslocare emerge l’esigenza di fare ordine, liberarsi del superfluo, dell’inutile, per iniziare una nuova vita!

 

Ho cambiato…profumo

 

Raccontami una storia…  Ma non di quelle, ti prego, dove lui ama lei per sempre. Non di quelle in cui si vive per sempre felici e contenti. ‘Per sempre’ è sigillo di illusione. E che fiaba sarebbe poi, già sapendo che è pura illusione… Non voglio sentire parole che narrano quello che non mi darai mai.

Piuttosto raccontami che ora è questa me che tu vuoi, così diversa così bizzarra… putroppo il tempo e le ferite mi hanno cambiata.

Raccontami ad esempio che il mio profumo ti lascia senza fiato, che i miei capelli non più così lunghi ti incantano …raccontami come mi vuoi.

E non arrivare mai, ti prego, a un qualunque finale.

Neppure lieto o pieno di promesse. Il tempo del lieto fine non è per questa vita, o almeno, meglio non confidare che sia così, per non dover di nuovo curare una ferita che porta la profondità di un risveglio disilluso.

 Parlami…

San Valentino e San Faustino

bellissima rosa

Ad un amore che ancora non c’è ma ci sarà voglio dire…

Grazie per essermi accanto sono qui a chiederti ancora una volta di stare con me non andare mai via dalla mia vita. Prometto di non essere troppo pesante, di non chiedere troppo e soprattutto l’impossibile…

Sappi che ti amo da sempre e per sempre

Tu sei il mio respiro

L’emozione più grande

Le mie lacrime

I miei sorrisi

Tu sei tutto quello che non avrei potuto sperare.

Sheth shen zhon…

“Registro” il mio cuore

Nundo Belo

Di notte riavvolgo e riascolto e riavvolgo
un nastro custode di suoni ormai attorcigliati.
Tante sono le volte che gli ho imposto di restituirmi la tua voce.
(Stop) –  (Play).
Sogno  e pretendo e odio le tue parole
quelle non dette,
non a me sussurrate, modulate, gridate.
Suonano estranee ma io…
eppure, le voglio.
(Pause).
Avrei dovuto capire che a me
non avresti mai trovato il coraggio per dire
parole attese tanto da rimanere sfinita.
Ma scrivi, tu scrivi, mi scrivi.
Sì certo, parole come ornamenti.
Ma mute. Vieni. Parla. Nudo rimani.
Anche Tu.
E scrivo io pure, allora, scrivo, sulla mia pelle scrivo.
A te. Inutilmente solitari entrambi.
(Play).
E non la riconosco
la tua voce che ascolto ostinata.
Tuttavia l’ascolto.
Mi restituisce, di te
sensazione (t’immagini?) viva.
Del tuo corpo che il mio
confonde di desiderio.
Tracce soltanto. È poco.
Basta! Carne.
Lo siamo.
(Stop)(Stop)
(Stop)

Fanno meglio i ricordi (o più male).
Il tuo profumo d’uomo io bestiolina annusavo incatenando, in
desiderata schiavitù, la mia pelle alla tua pelle ‘lontana’.
Inutile. Non posso raggiungerti. Mi cerchi, ti neghi.
Braccia, le tue, cingevano me senza che potessi toccarti.
E tempo frammezzo che la tua voce non voce mi dava, io, ‘cantante’ e
cantora dei versi più belli ma soli.

So soltanto che il tuo profumo da  sempre ha reso me schiava della tua
pelle "lontana"
Che la tua voce non voce tempo mi concede e mi rende "cantante" dei
miei versi più belli.
Dunque scrivo sostituendo con l’inchiostro carezze che mi urgono
dentro. E racconto ai miei sensi di un desiderio compilato invece che
vissuto. Eppure docili braccia e calde possiedo,
ho solo parole a pagina bianca affidate.
E la pagina nel desiderio affidato bianche lenzuola si fanno,
corpi veri cesellano appassionate carezze,
autentiche carezze.
E scrivo per te… no faccio l’amore…
donna per te, anche ora…

Per te e anche un pò per me…Buon Natale

babbo natale e natalina 

Ehi…Milo mio,

Puoi benissimo immaginare che pensi a te un po’ più del solito.

Hai visto? Ho fatto l’albero, il sedicesimo, e di nessuno di quelli passati ho una fotografia, non mi serve. Di ognuno conservo il ricordo. Così come ricordo ogni istante, ogni momento… Ricordo la tua voce – la cassetta è sempre più fragile, ma anche lei, come me, resiste – e quando ho bisogno di sentirmi di qualcuno schiaccio il tasto play e sento la tua voce che mi dice: "sarai sempre la mia Moni… dai, non essere arrabbiata… io ti voglio bene…" .Ecco che in questa casa sempre più vuota ci sono le luci c’è il ricordo di Pillino c’è il vestito da pupentolina… c’è Rossella c’è Alessia e ora c’è la tua Monì la sorella che volevi…

A proposito, ho ottenuto da babbo, sai, un regalo: il giorno di Natale  sarò a pranzo a Soloralo con babbo e Olga, mamma e Giancarlo,  Rossella e Sanzio… Io ci andrò con Alessia in fondo siamo una famiglia allargata…. Ti prego non lasciarmi sola, vieni anche tu… Ci devo riuscire Milo,  e sarà un gran Natale!

"Corri, Moni, corri…". Sì….

 Buon Natale a tutti con amore!

Mancano sette giorni a Natale ho voglia di parlare

con_Tarlo_un_pomeriggio

  Allora non volete sapere di quella sera in cui con le mie amiche del corso di Spagnolo si decise di andare a San Lazzaro al Bowling… Dove per via del mio peso mi diedero la boccia rosa da bambini, non tenendo conto però che ho le mani grandi…

…Ecco la Marghetti al tiro, boccia in mano. Licia (è bravissima) che mi dice fai così… fai colà, prendi la rincorsa e lancia il più dritto possibile…

Ecco appunto…non lo volete sapere.  Beh, pazienza…(rido).

 

E neanche volete sapere di quella giornata…

Marradi Maneggio, sììì… tutto il branco delle "smesse" a cavallo. Io adoro quell’animale, però a differenza di Claudia, Simona e Gabriella io non ci ero mai salita sopra. Comunque mi presentai vestita modello Calamity Jane, cappello e  frange comprese, che ridicola!

Il titolare del maneggio, un omone di poche parole, stava assegnando il cavallo a tutte… e io raccomandavo di darmene uno tranquillo. Lui mi guarda e dice: "Tu, con quella faccia che ti ritrovi… Eheheh… ti darò… ti darò…Fulmine!".

Ah, già, ma non lo volete sapere… (rido molto). Beh, pazienza anche stavolta…

 

 

E che per anni ho fatto l’abbonamento al Teatro Duse di Bologna, e che ci andavo con Roberta sempre il giovedì sera… nemmeno questo volete sapere…

Nel pacchetto comprato in Internet, oltre ai classici era compreso anche lo spettacolo comico.Bene… chi mi conosce dal vivo sa che risata ho io… e a chi non mi conosce, a quanto pare non va di saperlo…

Quindi com’è che a un certo punto la Premiata Ditta abbia smesso di recitare perché piegata in due dal ridere, no, non lo volete sapere. E quindi non ve lo racconto… Eheheheheh!

 

Invece, e a me fa piacere saperlo, volete la pagina 141 del mio libro, che se per certi versi vi ha fatto (non a tutti, è ovvio) piangere, però  possiede al suo interno alcuni attimi meravigliosi di amore oltre ogni limite, e tanti, tanti indimenticabili sorrisi…  (ora sorrido, infatti!)

 

 

Voglio urlare, pag. 141

 

Castelfranco Emilia.

Noi si andava a turno a trovare Milo in carcere.

Lui mi vedeva bellissima: come facesse me lo domando ancora.

E di me parlava anche con gli altri detenuti.

Bisogna che spieghi che un paio di mesi prima ero stata intervistata fuori dal solito supermercato. Non potevo nemmeno immaginare che in realtà si trattava di una selezione per la partecipazione allo spot televisivo di un famoso detersivo.

Ma ci credi che hanno preso proprio me?

Così mi ritrovai sulle varie reti televisive a raccomandare con convinzione l’acquisto di quel detersivo piuttosto che di un altro.

Lo spot andò in onda per tanti mesi, ma io non ne avevo fatto parola con nessuno.

Cosa vuoi che ti dica, mi vergognavo.

Ma un bel giorno, in refettorio, Milo che neanche a dirlo stava parlando di me, all’improvviso si vede comparire in televisione la mia bella facciotta.

Lui sgrana gli occhi: eccola, è lei mia sorella, è lei!!

Non si può dire com’era felice: una sorella famosa!

La settimana dopo, durante il solito colloquio, mi vedo recapitare da un Milo felice e orgoglioso una pila di fogli dei vari Angelo, Antonio, Piero, Peppino, con solenne richiesta di autografo possibilmente con dedica.

 

Lui mi amava alla follia.

E così io amavo lui.

Ma forse davvero e per davvero non glie l’ho mai detto.

Sorrido, ma mi manca da morire.

 

Per tutti i bambini e non…adesso è Natale:  http://offart.splinder.com

 

 

 

 

Garage

barbie

Cosa si fa di venerdì tarda mattinata? È ovvio si pulisce il garage argh!!!

Ad Alessia ogni tanto  prende la mattanza e capovolge la casa…

 

Alessia: wè Leopardi ,oggi si pulisce il garage visto che non hai del lavoro da fare!

Monica: no, ma ,,veramente devo uscire…devo fare ..no dai ti prego….!

Alessia: no c’è del casino e oggi è il giorno giusto…

Monica: (ma porca vacca schifa) sììì ok va bene ….ma vediamo di non litigare però che oggi non è aria!

Alessia: sappi che dipende da te…che musica vuoi?

Monica: (adesso ti frego) mettiamo le Valchirie o il garage lo pulisci da sola!

Alessia: Vasco Rossi e mi aiuti invece!

Monica: (che figlia con le palle l’ho fatta io ahahahah) da che parte iniziamo? Buttiamo le tue cose vero? Eheheheh

Alessia : no iniziamo dal tuo reparto è pieno di scatole…

Monica: sei una dittatrice però!  (Dio come ti amo e quanto sei bella carognetta mia)

Alessia: per forza tu vivi nel tuo mondo ti ci vuole una scossa ogni tanto…dai mamma balliamo!!

 

Volete sapere come è finita? Mi ha cestinato i miei stivali con il pelo(un must)  doposci pelosi, (orrendi).Ora il garage è splendido splendente i miei stivali pelosi sono finiti nel cassonetto però prima di farlo li ho indossati un’ultima volta!Ero davvero buffa al punto che Alessia mi ha detto: aspetta che ti faccio una foto e te la sparo sul blog ahahahahah!! Ho dovuto pagarla per farle cancellare la foto che davvero mi aveva fatto con il telefonino orrenda la marghetti in tuta da meccanico cappellino salva capello e ai piedi i pelosi….io le ho cestinato 27 barbie a dire il vero erano ancora talmente belle che le ho portate in parrocchia…ora anche il mio umore è splendido