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Solo Grazie

Mani

Leggendo questo testo di canzone ho deciso che ne farò il mio inno.

E poi lo trovo appropriato per ringraziare la mia squadra di lavoro tutte persone meravigliose! 

E quindi grazie a :

Floriana, Luciana,Mary,Marco,Ivano,Max

Ma chi l’avrebbe detto mai, è
com’è volato il tempo,
la vita forse va così
ti affianca e ti sorpassa
e tu che tiri dritto,
ti sembra sempre di andar piano
invece insegui la tua storia
e sei arrivato fino a qui,
ma chi l’avrebbe detto mai.

Grazie a tutti,
con il cuore, a tutti quanti,
a chi mi vuole bene,
a chi mi ha insegnato a guardare avanti
ed anche a chi mi ha fatto male,
mi e’ servito per capire,
grazie a chi mi ha detto no,
ad un sorriso sconosciuto,
ad una donna, ad un amico
e a quella porta chiusa in faccia,
a chi non mi ha tradito quella volta.

E’ una questione d’ ironia,
se vuoi sdrammatizzare
e quando pensi di sapere
hai ancora da imparare,
se corri arrivi più veloce
ma forse perdi delle cose

e quando credi sia finita
un’occasione nuova avrai,
ma chi l’avrebbe detto mai.

Grazie a tutti,
con il cuore, a tutti quanti,
a chi mi vuole bene,
a chi mi ha insegnato ad andare avanti
ed anche a chi mi ha fatto male,
mi e’ servito ad imparare,
grazie a chi mi ha detto no,
al sorriso di un bambino,
a una donna, alla mia sposa.

Grazie a tutti,
che date vita alla mia vita,
in questa favola infinita,
che mi ha insegnato a guardare avanti
anche se ferito al cuore,
mi e’ servito per capire,
grazie a chi mi ha detto no,
alle sfide, alle salite
ed alle mani di mio padre
e a quella porta chiusa in faccia,
a chi non mi ha tradito quella volta,
per quanto ho dato e quanto ho avuto,
per quanto ho riso, pianto, sperato,
per ogni giorno che ho ricominciato,
per ogni istante regalato, voglio dire:
grazie a tutti!

 

 

Bacionotte e giorno…

notte e giorno foto prelevata da google

Questa sera l’autunno è stato baciato da un sole tardivo.

Ma il tuo sole “a quattro stagioni” bacia i giorni della mia vita giorno dopo giorno…

E perché la notte no?

Se mi leggi fino in fondo sorriderai con me

Sdringggg sdenng din don (non so come fare a descrivere il suono buffo che da un po’ di tempo fa il mio campanello) ma da un mesetto a questa parte per ogni stanza che vuoto, che chiudo…si spegne o si guasta qualcosa è come se anche la casa sentisse che non mi appartiene più ,che non profumerà più di  Alessia e di me è davvero come se questa casa sentisse che sto andando via… le porte cigolano, il lucernaio della mansarda si è bloccato, la veranda non si apre più(Marghetti non dire cazzate la casa ha bisogno di manutenzione, la casa non ha anima) …mi volto indietro e piango (a volte mi domando come faccio a produrre goccioloni così grossi visto che il tumorazzo mi ha portato via metà di tutto quello che serve).Io ho la mania del pulito, dell’ordine (il mio ordine comunque  è quello di fare tanta confusione)…dovrei quindi stare bene in mezzo a tutte queste scatole invece no! Sono in forte sofferenza ma passerà!

Ma veniamo al campanello strampalato,era il postino, con un pacco,guardo curiosa chi me lo invia ma  non trovo scritto il mittente quindi lo apro e… che meraviglia sono libri e resteranno con me per sempre trovo anche un biglietto con su scritto : Per te topolina con la speranza che tu possa fare tanti sorrisi un bacio Alberto”
Ecco vi mostro i doni per me valgono più di qualsiasi valore!
E qui ringrazio http://keypaxx.splinder.com  per pensarmi con così tanta dolcezza e amicizia!    


Regali preziosi ricevuti da Key novembre 2008     

Ti vorrei regalare

gelatini 5 stelle

Conosco una persona che guarda il mondo timidamente  e si è sempre domandata: –cosa ci faccio qui? a chi sono destinata? –
Conosco una persona con un cuore grande  e un sorriso sincero.
Conosco una persona che si emoziona come un bambino davanti a tutte le vetrine  e desidera  un cornetto cinque stelle Sammontana!
Conosco una persona che cammina tutta sola, la guardo e penso:che due occhi così belli non dovrebbero mai piangere!
A questa persona vorrei regalare tutto quello che la vita non gli ha dato…e per iniziare:

-Cameriere per favore due cornetti cinque stelle Sammontana!-

 

T’Amo di tanto amore

dolcezza leggera come un petalo di rosa

L’amore non deve implorare e nemmeno pretendere.
L’amore deve avere la forza di diventare certezza dentro di sé.
Allora non è più trascinato,ma trascina.

                                                                Herman Hesse.  

Un Attimino

parole-dadi buttati a caso

Una cosa buffa  capitata un paio di giorni fa…
Il turno al palazzo dello sport prevedeva il ripristino del campo da basket  un’ora di lavoro al volo senza divisa e capelli al vento…Beh credevo che gli atleti se ne fossero andati dimenticando un pallone…Allora presa da un attimo di voglia di giocare ho cominciato a palleggiare facendomi anche la telecronaca..- Ecco la Marghetti si appresta a fare un tiro da tre punti…ecco che lancia…e punto!Un mucchio di cavolate stato dicendo ad alta voce…e all’improvviso mi sono sentita sollevare da terra…erano loro, tutta la squadra, mi hanno preso in braccio in due e sollevata fino a fare canestro! Ero rossa in viso e piena di vergogna ma che ridere ragazzi e quanto,quanto sono alti…un bel momento vissuto! La squadra si chiama Spes Vis Imola milita in C2!

 
Ma mi domando per quanto tempo dovrò accontentarmi di attimi?

 
Risposta: Per tutta la vita …avrò solo attimi che durano un attimo ma continuerò a viverli con questo entusiasmo!

 

 

 

 

Tanto tempo ancora…

1110532 paraiso Lobo Solitario

Ho tante cose da farmi perdonare.

Io,per quel che mi riguarda,ho già perdonato.

Adesso Monica è pronta per essere felice e continuare ad esserlo.

 

         Caro Milo è ora.

 

Sono passati tanti anni.

E’ il momento di lasciarti andare.

Devo lasciarti correre libero con le tue scarpe da ginnastica bianche e blu. Fino ad oggi

Sono rimaste nuove.

Dove correrai non ci sono ostacoli.

Né il fiato può mai venire a mancare.

 

Tu sarai sempre nel mio cuore.

Però ora vai.

  Non ti girare.

Rimarrò ferma a guardati finchè non sarai più che un puntino lontano.

Voglio vivere,sapendo che quando saremo di nuovo insieme mi verrai incontro correndo.

Donandomi l’abbraccio che mi hai promesso e che io ora sono finalmente pronta a ricambiare.

E il bacio più bello del mondo.

Farò la mia strada.

Quello che devo FARE

Quello che devo DIRE

Adesso lo so

Non me lo farò ripetere.

Felice e fiera di averti come fratello.

MAI PIU’ SENZA PAROLE

Monì        

                 Monica.

 

Continua…

   

 

Paris….

a_Parigi_come_veri_parigini 

Non vi ho mai raccontato del mio viaggio a Parigi.
Avevo 21 anni e praticamente non avevo mai visto nulla. Se ci ripenso, che emozione! L’aereo… ero talmente eccitata che il pilota mi regalò… le ali. Le ho ancora, le conservo dentro a una scatolina. Fu bellissimo: come se mi avesse regalato delle ali vere. Cominciavo finalmente a volare?

A Parigi ci andai con il mio fidanzato, poi diventato marito e ora ex marito, ma ora e per sempre mio grande amico.Voleva davvero conquistare me quell’uomo…(se per caso mi stai leggendo non farti prendere dal romanticismo, noi ora siamo due amici che si vogliono un bene dell’anima e va bene così). Comunque fece le cose in grande (per il suo reddito di allora è ovvio): un soggiorno di una settimana in settembre, Hotel de la Bourdonnais, a 300 metri dalla Tour Eiffel.
Lui mi ha sempre affascinato perché parla molte lingue, e tutte a meraviglia, qualsiasi cosa dicesse in francese, anche la più banale, mi incantava… Non vi sto a raccontare tutto quello che ho visto: una città bellissima, il luogo più romantico del mondo, per due che si stanno innamorando… però la figura orrenda che gli ho fatto fare al museo del Louvre non credo che la dimenticherà mai! Io ho un brutto vizio, voglio toccare tutto (rido)… 

Ricordo ancora quanto lavorai per poter partire per quel viaggio con un po’ di soldini in tasca, così tanto che riuscii anche a farmi fare un vestitino di seta con sfumature di rosso che mi stava stupendamente: ero davvero carina, e sapevo già in quale occasione l’avrei indossato. Lui prima di partire mi aveva detto che l’ultima sera saremmo andati in un bel ristorante e volevo che fosse fiero di me… Che chiusura romantica per quella settimana di sogno… Aveva scelto il Jules Verne, quello sulla Tour Eiffel, dove si arriva salendo con l’ascensore privato e trasparente.  Che spettacolo!!
Dove però ho avuto una serie di problemini…
Sì, perché il malefico vestito di seta, che avevo tenuto in serbo per quell’occasione, mi faceva… scivolare! Avete capito bene… mi sono ritrovata tutto il tempo impegnata a puntellare con i tacchi per non sparire letteralmente sotto al tavolo… uno sforzo disumano.
Lui che voleva parlare d’amore,  i camerieri lenti come la messa cantata, il ristorante che girava…mettendo una splendida Parigi notturna ai miei piedi inchiodati al pavimento… che sofferenza… Lo guardavo, ma il mio viso tradiva non l’emozione di un momento magico, al contrario si produceva in una gamma di smorfie strane, che lasciavano lui sempre più perplesso… Povero, a un certo punto mi disse:
– Monica, forse non c’è nulla di tuo gradimento? –
Allora mi feci coraggio e a bassa voce risposi:
– Qui è tutto magico e mi  mangerei una mucca intera, ma c’è un problema che non mi da pace… io… beh, ecco, io… scivolo!
Mi guardò senza capire, ma riuscì a dirmi, con voce gentile:
– Come dici cara? Non capisco… –
Io:
– Il mio vestito. Sulla poltrona di pelle lucida mi fa scivolare… –
Lui, evidentemente sollevato, si fece una sonora risata:
– Ma perché non me l’hai detto prima! Dai, facciamo cambio, tu la sedia, io la poltrona.
Io. Feci un sorriso grande, mentre finalmente uscivo da quel ridicolo incubo.
– …Non è che…potrei avere un dolcino, per favore? Ho un po’ fame adesso…
Lui. Mi guardò con una tenerezza infinita  e chiamò il cameriere.
– Le riporti tutto il menù. Ora è pronta! –

Non gli ho mai chiesto quanto gli costò la cena, il viaggio…(non correre a raccontarmelo adesso!)….So bene che come donna qualche limite ce l’avevo… Però voglio fargli sapere che non ho più paura e ho ritrovato i pezzi di me che mancavano. Ero un grande disastro, lo so, ma spero di avergli  fatto buona compagnia di averlo aiutato ad essere meno "ingessato".
Per dirla tutta, sì: comunque di certo l’ho reso più bello! (non puoi negarlo rido)
Beh, la Marghetti è tosta… E ormai ha imparato a scegliere la sedia, quando indossa un vestito di seta!