Archivio tag | qualche petalo di rosa

San Valentino e San Faustino

bellissima rosa

Ad un amore che ancora non c’è ma ci sarà voglio dire…

Grazie per essermi accanto sono qui a chiederti ancora una volta di stare con me non andare mai via dalla mia vita. Prometto di non essere troppo pesante, di non chiedere troppo e soprattutto l’impossibile…

Sappi che ti amo da sempre e per sempre

Tu sei il mio respiro

L’emozione più grande

Le mie lacrime

I miei sorrisi

Tu sei tutto quello che non avrei potuto sperare.

Sheth shen zhon…

12 luglio un pò del mio cuore

sentimento foto dal web

Ecco l’acqua…non mi ricordo, o forse volevi un caffè…beh, semmai dopo.

Sì. Se solo avessi avuto il suo cuore…e il suo modo di non chiedere nulla. Per lui una camicia usata, un paio di scarpe anche non sue… che festa nei suoi occhi! Un bambino buono davvero, che ad ogni cosa dava un nome, a me ne ha dati tanti Pentolina,Monì,Dada,Musona e molti altri ancora… devi sapere che aveva tanto rispetto per gli altri e lo sai  che durante tutta la malattia, quando andavamo nei bar anche solo per un bicchier d’acqua, lui chiedeva quello di carta…..era sempre pulito  quelle persone che odorano di buono sempre! Mi ricordo che mia madre mi ha sempre detto che quando è tornata a casa dall’ospedale con Milo in braccio, la prima cosa che ho fatto è stata annusarlo, e che con il passare dei mesi gli hanno dovuto mettere una specie di cuffietta "mentolata" perchè io ci passavo ore ad annusarlo, a respirarlo  e senza volere, succhiavo il sangue perchè mentre ti respiro io ti inondo di micro bacetti… come per non dimenticare il sapore… il mio attaccamento a lui non si può spiegare e non voglio trovarci spiegazioni…piccolo, lui è rimasto piccolo nel mio cuore; sai, un signore importante un giorno mi ha detto "smetti di piangere, le tue lacrime non lo stanno facendo salire dal signore… imprimiti nella mente il suo ricordo più bello, lui ora non soffre più"

Il signore importante ha ragione, ma io vedo oggi come ieri  la sua faccia… un sorriso triste e mai un lamento. Sai, tutti dicono che i tossicodipendenti sono violenti e picchiano: non è vero, non è così, sono persone delicate, sole,  che hanno tentato di urlare ma nessuno li ha ascoltati!

 

12 luglio,il compleanno di Milo.

 

Vorrei dipingere l’amore

Amo la pioggia, quando l’alba non è ancora riuscita a bucare il manto grigio e umido che scuote il nuovo giorno… amo la pioggia che batte incessante contro le grondaie, come un tamburo che scuote il vento e ne prende il posto… amo la pioggia dietro i vetri della macchina, quando il mondo si confonde dietro una patina indistinta e assume connotati di toni languidi di una pittura ad olio… amo la pioggia ed amo scrivere d’amore.

 

Forse per il mondo sei solo una persona,
ma per questa persona sei tutto il mondo.

La strada giusta

Una strada

Una strada lunga per arrivare da te

 

Una strada che non percorro da tanto, troppo tempo e mi manchi

Pensandoti accorcio le distanze fra il tuo cuore e il mio

Pensami un poco anche tu…

ti sentirò!

 

Ti vorrei regalare

gelatini 5 stelle

Conosco una persona che guarda il mondo timidamente  e si è sempre domandata: –cosa ci faccio qui? a chi sono destinata? –
Conosco una persona con un cuore grande  e un sorriso sincero.
Conosco una persona che si emoziona come un bambino davanti a tutte le vetrine  e desidera  un cornetto cinque stelle Sammontana!
Conosco una persona che cammina tutta sola, la guardo e penso:che due occhi così belli non dovrebbero mai piangere!
A questa persona vorrei regalare tutto quello che la vita non gli ha dato…e per iniziare:

-Cameriere per favore due cornetti cinque stelle Sammontana!-

 

Il colore dell’amore

gifdalweb

Stanotte fa’ che sia la nostra
notte.
Parla
con me.
Ti starò ad ascoltare e i miei occhi
compiteranno le parole sulle tue labbra
per farle ancora più mie.
Con te
ho finalmente visto di che colore è
l’amore.
Semplicemente scoprendolo
brillare
dentro gli occhi tuoi.

Se ne vale la pena

cartolinaregalo

Tramonti e giorni
e notti.
Afflati di tenerezza
e sensuali movenze.
Frequentare Amore.
In ritmi e movenze.
Pelle. Nuda e disponibile.
Tocca.
Toccami.
Solo se ne vale la pena
mi avrai…

Monica – 1

Foto by pires de sousa Toccata und Fuge

T’avveleno di vita.
 Potrei.
 Veleno al contrario che
 riscalda, e non gela, il tuo cuore.
 Fammi entrare.
 Lasciami scorrere nelle tue vene.
 Lasciati scaldare…
 More and more and more and…
 
 
(Stop)
 Potrei. Potrei rompere il buio
 con il mio corpo e
 a toccarti le mani potrebbero essere ancora le mie.
 Conosco
 conosco ogni dettaglio di te…

 (Play)
 “Calore e un lunghissimo gioco
  di piacere che procuro a me…
  dalla sagoma dei tuoi fianchi
  che si muovono nella mia testa…
 Abbandono crescente nel muschio dei tuoi capelli…”
 
(Stop).
 S-T-O-P
 
  No more…
  Sedermi di fronte a te, potrei.
  Tu
  sei lontano.
  Tu hai scelto di
  imprigionarmi nella tua testa soltanto.
  Invalicabile acquario e muto.

  Vorrei che tu mi guidassi alla ricerca
  della tua bocca che al buio non vedo…
  ma sento, ne seguo la linea di morbide labbra,
  che con la mia lingua dischiudo.
  E ancora ti esploro, ma lenta
  finchè davvero i sospiri
  divorate parole
  diventano suppliche…
  Tutta me a chiederti ancora, ancora e di più di più…
  e tu saresti dolcemente una furia
  né distinguere potrei le mani tue
  dovunque su me
  …ti sentirei vibrare tremare
  vorrei sentire tutta la passione forza, potenza sentire che vuoi me
  daccapo…
  E scrivo per te… anche adesso…
  E m’illudo di sentire dalla tua voce
  gridato il mio nome!

                                          MONICA!

“Registro” il mio cuore

Nundo Belo

Di notte riavvolgo e riascolto e riavvolgo
un nastro custode di suoni ormai attorcigliati.
Tante sono le volte che gli ho imposto di restituirmi la tua voce.
(Stop) –  (Play).
Sogno  e pretendo e odio le tue parole
quelle non dette,
non a me sussurrate, modulate, gridate.
Suonano estranee ma io…
eppure, le voglio.
(Pause).
Avrei dovuto capire che a me
non avresti mai trovato il coraggio per dire
parole attese tanto da rimanere sfinita.
Ma scrivi, tu scrivi, mi scrivi.
Sì certo, parole come ornamenti.
Ma mute. Vieni. Parla. Nudo rimani.
Anche Tu.
E scrivo io pure, allora, scrivo, sulla mia pelle scrivo.
A te. Inutilmente solitari entrambi.
(Play).
E non la riconosco
la tua voce che ascolto ostinata.
Tuttavia l’ascolto.
Mi restituisce, di te
sensazione (t’immagini?) viva.
Del tuo corpo che il mio
confonde di desiderio.
Tracce soltanto. È poco.
Basta! Carne.
Lo siamo.
(Stop)(Stop)
(Stop)

Fanno meglio i ricordi (o più male).
Il tuo profumo d’uomo io bestiolina annusavo incatenando, in
desiderata schiavitù, la mia pelle alla tua pelle ‘lontana’.
Inutile. Non posso raggiungerti. Mi cerchi, ti neghi.
Braccia, le tue, cingevano me senza che potessi toccarti.
E tempo frammezzo che la tua voce non voce mi dava, io, ‘cantante’ e
cantora dei versi più belli ma soli.

So soltanto che il tuo profumo da  sempre ha reso me schiava della tua
pelle "lontana"
Che la tua voce non voce tempo mi concede e mi rende "cantante" dei
miei versi più belli.
Dunque scrivo sostituendo con l’inchiostro carezze che mi urgono
dentro. E racconto ai miei sensi di un desiderio compilato invece che
vissuto. Eppure docili braccia e calde possiedo,
ho solo parole a pagina bianca affidate.
E la pagina nel desiderio affidato bianche lenzuola si fanno,
corpi veri cesellano appassionate carezze,
autentiche carezze.
E scrivo per te… no faccio l’amore…
donna per te, anche ora…