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Portami con te

Una sera  tre amici sentivano il bisogno di scrivere “parole”

Marco,Vincenzo e Monica

Conservo questa poesia da tre anni e ora ho deciso di regalarla anche a voi!

Come in un sogno
come nessuno ha fatto prima
ti bacerò
all’ombra dell’ultima luna

E non è un gioco
non è paura né pretesto
se sono qui
è perché solo non ti lascio

Si chiama amore
questo bisogno di nuotare
fino al tuo cuore
un portachiavi appeso al mare

Negli occhi miei c’è quello che non vedi
Negli occhi miei c’è l’ombra del tuo viso
c’è il muro in cui disegno il tuo sorriso

Negli occhi miei c’è l’ultima poesia
della mia vita se un giorno sarai mio

Come in un sogno
come nessuno ha fatto prima
ti aspetterò
respiro della sera

E non è un gioco
e non sarà finzione
se tu sei qui
distratta mia emozione

Lo chiamo amore
bisogno di volare
vedrai non muore
è vita da scolpire.

USTISCHIA

Vi racconto un simpatico siparietto fra mia figlia e me.

Piccola premessa : Alessia è una creatura bizzarra e testona (chissà a chi assomiglia …rido) e dopo queste due righe che sto per scrivere probabilmente (se le leggerà) non mi parlerà per giorni e giorni (Oh! Ma dico! Deve aver preso tutto il mio “peggio”….?).

Comunque ora racconto:

Giovedì scorso appuntamento al patronato per l’accettazione della legge 104; essendo io una paziente oncologica, Alessia come figlia ne ha diritto (in fin dei conti è lei che mi accompagna ogni 21 giorni a fare la flebo di chemio 5 ore di infusione, e per due giorni io sono abbastanza “schienata” e ho bisogno d’aiuto).

Arrivate al patronato entriamo ma c’è una signora anziana che sembra non avere fretta, e per passare il tempo iniziamo a sfogliare volantini con le promozioni per le prossime vacanze estive.

Alessia inizia a guardare con interesse un volantino in particolare:  titolo del volantino “8 giorni al prezzo di 5 ad Ischia Hotel 4 stelle”. Io mi illumino in quanto adoro tutto quello che riguarda la regione Campania e, quando sto per iniziare la mia filippica su Ischia, lei mi spiazza con queste parole:

“beh, se volessi andarci sarei ospite in quanto la mia amica è fidanzata con un siciliano e mi ha detto che posso andare quando voglio.”

La guardo per attimo basita poi le dico: “Scusa, ma cosa c’entra la Sicilia con Napoli…???”

Risposta: “Ma cosa dici? Cosa c’entra Napoli?”

“Ma cosa dici tu?! Ma da quando Ischia è in Sicilia? Alessia, dai dunque, stai scherzando vero??”

Insomma, stavamo per litigare quando, mettendo da parte l’orgoglio, ho scritto un sms  al suo fidanzato che è, appunto, nato a Napoli

Testo del sms : “Max scusami dov’è Ischia?”

Risposta : “Monì ma stai scherzando? Ischia è di fronte a Napoli!”

Tutta soddisfatta le mostro il messaggio! Lei, con bel sorriso stampato sul viso, mi ha risposto:

“Max ne sa troppe in geografia, è un mito!”

A quel punto sono scoppiata a ridere: pur di non darmi ragione  andrebbe nel fuoco, ma è bella così!! Per la cronaca (e per giustificare la sua ignoranza in geografia) ha confuso Ustica con Ischia!

Salutino

E allora è deciso te ne vai?
Rispetto il tuo volere (non lo capisco ma mi adeguo)
Sì ,sì sono riuscita a prendere tutte le mie cose ho fatto un vero e proprio trasloco
Ho dato disdetta al pagamento che ti facevo…
Ho chiuso tutte le porte e ne ho aperta un’altra
Ma prima che tu…spenga i server lascia che ti dica grazie “Splinder”.

8 chiacchiere tra amici – 4

Oggi parlo con: http://albatros900.splinder.com/

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Roma. Eccomi di nuovo da te, non fisicamente, ma con il cuore mi trovo al quartiere Coppedè. È qui che è nato il mio amico Albatros e ve lo presento: 

C’è una parola che dici  quando sei arrabbiato?

‘Azz, cominciamo bene! beh…diverse parolacce che non è il caso di ripetere in una redazione perbene come questa!

Sei mai stato bugiardo per raggiungere uno scopo?

Sarei bugiardo se dicessi di non esserlo mai stato.

Descrivi te stesso usando Parigi…

Le linee del métro, un tramonto alla Defense, una cena a lume di candela sui barconi di Neuilly-sur-Seine, un mattino di pioggia sul terrazzo di Tour Montparnasse, un bacio al terzo piano di Tour Eiffel, la solitudine di Saint Germain des Près, una notte a Montmartre, un libro al Jardin du Luxembourg…

Per una serata galante come ti vesti e soprattutto come la organizzi?

Mi piace mischiare elegante e sportivo, quindi direi jeans, camicia bianca, gilet di velluto nero (o blu molto scuro), cappotto e sciarpa nera di tessuto. Inizierei con un tramonto a Monte Mario, poi cena in qualche locale del Centro, non affollato, poi passeggiata lungo i Fori, terrazzo del Campidoglio e…beh, poi dipende dalla compagnia! In macchina le farei trovare un fiore e alla radio la canzone che le piace di più (dopo essermi preventivamente informato!)

Spaghetti, rigatoni o gnocchi?

…gnocche?!

Il tuo cuore batte forte per?

Batte forte??? Oddio! E’ grave, dottore? 😉

Dedica ai lettori di questo giornalino tre libri che hanno
lasciato un segno per te.

Per un amante dei libri è una domanda ardua, quasi impossibile! “Il piccolo principe” di Saint-Exupery: un modo meraviglioso di guardare alla realtà, a quello che ci circonda. Profondo e ingenuo al tempo stesso
“Il peso della farfalla” di Erri De Luca: un piccolo gioiello letterario, che consiglio caldamente a tutti i tuoi lettori (e a te!)
“Chiedi alla polvere”, di John Fante: perché uno dei miei sogni è diventare uno scrittore, come Arturo Bandini, e perdermi per amore nell’amore.

Raccontami il regalo più bello che hai ricevuto.

Il portatile da cui sto rispondendo a questa tua intervista! Me l’ha regalato un gruppo di fuori di testa, capitanati dalla splendida fanciulla che mi sta intervistando, in un bellissimo pomeriggio fiorentino. Ogni volta che ticchetto sui tasti, non posso non pensarvi?

Un’ultimo fuori programma, se me lo permette, Marghetti: lei è una persona davvero speciale, lo sa?!

In redazione Monica Marghetti (giornalista da strapazzo)
E (perchè poi il ciclo continua
) Brigant come fotoreporter d’assalto



 

8 chiacchiere tra amici – 3

Oggi parlo con: http://suzieq11.splinder.com/

https://monicamarghetti.wordpress.com/wp-content/uploads/2012/01/img36cdff518aff68fdc9f9059afec73dcfmedium.jpg

 

Nel giardino di Boboli davanti a Bacco sulla tartaruga SuzieQ mi ha rilasciato questa intervista: 

Signorina SuzieQ, per prima cosa si descriva fisicamente.

La Signorina non c’è, risponde SuzieQ. Descrivermi fisicamente?!? Ma mia cara, non ci sono parole per farlo, potrei dirti che sono uno schianto di donna, che sono costretta ad andare in giro con le guardie del corpo perchè sennò sarei assediata dagli ammiratori, che a Palazzo Grazioli c’ero io e non la D’Addario. Ma tu non ci crederesti, scettica! E allora voliamo più basso e diciamo che sono alta 1,68, ho un caschetto di capelli rossi (prima erano ricci e lunghi), gli occhi verdi e che nel complesso sono gradevole. Mi piaccio insomma. Permettimi però una botta di vanità, vado orgogliosa delle mie gambe lunghe e tornite dalle caviglie sottili e del mio lato B.

Tre canzoni che non dimenticherà e perchè.

Qui mi metti in imbarazzo perchè le canzoni, la musica mi piace tutta e così sono tante le canzoni che non dimentico perchè sono legate ad una situazione particolare.  Tu però fai una domanda precisa, canzoni che non dimenticherò e perchè, e quindi non necessariamente canzoni che mi piacciono. Francamente mi riesce difficile fare una scelta, sia perchè se si tratta di esperiense infelici tendo a dimenticarle insieme alle canzoni che possono aver fattto loro da colonna sonora. Ci proverò cmq. La prima è "Minuetto" di Mia Martini; l’ho amata moltissimo, l’avevo scoperta grazie a mia madre e avevo regalato il cd con la raccolta che la conteneva ad un mio amorazzo dei tempi della scuola. Poi ho scoperto che lui l’ascoltava quando intratteneva, sessualmente parlando, l’Adriana, mia acerrima rivale. La seconda è "I can”t tell you why" degli Eagles, ricordo di un altro amorazzo finito male. La terza è "Stairway to Heaven" dei Led Zeppelin che amo moltissimo nonostante sia legata ad un ricordo triste, era la canzone preferita di una mia cara amica che è morta.

Che tipo di carattere pensa di avere?

Tesor, che domanda impegnativa! Che posso dirti, non ho un bel carattere, almeno questo è quello che io penso di me. Bisogna prendermi con le molle……ma noooo, che brutto esordio…..Ho dei lati spigolosi che mi sforzo di ammorbidire e dei lati belli che mi sforzo di mettere in ombra per non sembrare troppo sdolcinata. Vivo di opposti, sono metodica, pignola ma anche disordinata, sognatrice, romantica. Amo il ragionamento, l’analisi, lo spaccare il capello in quattro, ma poi vivo di intuizioni, d’istinto, di  cose fatte così perchè così mi va di fare. Non sopporto gli schemi prefissati, le cose organizzate, la routine quotidiana, in amore, nel lavoro. Detesto programmare ed essere programmata. Però sono simpatica.

L’ultimo film visto?

"Portiere di notte" di Liliana Cavani (dvd). Stupendo!

L’ultimo libro letto?

"Promemoria" di Marco Travaglio. Ho RILETTO per la quarta volta "Fiori nella neve" di Alberto Camerra…a proposito, ma chi è questo scribacchino? Non pretenderà mica di vincere il premio Strega?

L’ultimo dolce che ha gustato?

Marghetti, ma ti sembrano domande da fare a una che ha dovuto bandire i dolci a causa di una glicemia non proprio in regola? Vergogna vergogna vergogna!

Lei per amore che cosa sarebbe disposta a fare?

Domanda da un milione di dollari. Difficile rispondere Lasciamo perdere il gettonatissimo "per te amore camminerei sulle braci ardenti", non ho le scarpe adatte. Scartiamo anche "per te affronterei una tigre ferocissima", non stupisce più nessuno, molto meglio affrontare la Maria De Filippi, l’ammirazione è assicurata. Io che sarei disposta a fare, ddunque? Cercherei di essere più docile e ti assicuro che per me sarebbe uno sforzo titatico.

Il suo viaggio più avventuroso?

È stato qualche anno fa, una tragicomica vacanza in camper in Grecia con due mie amiche. Avrebbe dovuto essere una vacanza di sogno, ma il nostro ideale di vacanza non era lo stesso. Mi sono ritrovata a caracollare per l’Ellade alla guida di un camper con due fanatiche che volevano solo abbronzarsi e andare dal parrucchiere; non che io fossi contraria alla vita di spiaggia, però in Grecia non ci si va tutti i giorni e a me sarebbe piaciuto visitare i siti archeologici, unire l’utile al dilettevole.

Come ormai sanno tutti sono una personcina "gnègnè" e le chiedo di dedicare ai lettori una poesia.

Mi vesto di niente,
   la pioggia silente
    mi sfiora, mi bagna.
    Un dubbio insistente
     mi squarcia la mente,
    che strazio, che lagna!

Mi dica se per un motivo o per l’altro una promessa fatta non l’ha poi  mantenuta.

Francamente non mi ricordo, mi pare di aver sempre fatto la cosa giusta. Se mi verrà in mente te lo dirò.

 

In redazione Monica Marghetti (giornalista da strapazzo)
E (se si degna che ho il ciclo) Brigant come fotoreporter d’assalto

8 chiacchiere tra amici – 2

Grazie Caro Giufo per l’intervista che stai per rilasciarmi…ma vedi di fare attenzione a non muoverti troppo questa seggiovia dondola e non vorrei cadere di sotto… 

Chi è il vero amico? 

Uno che ti conosce bene. Uno che sta attento quando parli, che sa intuire i perché dietro le espressioni. Uno che ti ha visto piangere e magari ha pianto con te. Uno che non sei tu ma che ragiona mettendosi dal tuo punto di vista. Uno che non sei tu ma potevi essere lui, se solo la tua vita avesse accostato di un grado più a nord o più a sud. Uno, comunque. Già faccio fatica a pensare a due veri amici.

Tuo nonno lo diceva sempre: per ottenere qualcosa bisogna? 

Ecco, lo diceva in realtà mia nonna: "nella vita ci vuole pazienza, pazienza e perseveranza!" Aveva assolutamente ragione. Per ottenere qualcosa c’è sempre bisogno di due parti di pazienza e una di perseveranza.

Hai detto più sì o più no?

Non so se ho detto più si ma certamente mi sono fatto scappare dalla bocca meno no di quelli che erano necessari.

Perdi la testa (più) facilmente per?

Un nuovo sport, preferibilmente pericoloso; un nuovo equipaggiamento tecnico-sportivo; un paio di tacchi a spillo vertiginosi, portati con malizia… cose così insomma.

Descriviti (nel carattere e nel fisico) usando le stagioni.

Ehmm… come ti vengono certe idee?! Vabé vediamo.
Caratterialmente sono autunnale; mi sono sentito sempre un "crepuscolo calante" e i colori caldi e secchi delle foglie cadute sono quelli che amo indossare. Fisicamente sono invernale, perché ho la pelle bianca anche se vivo nella città più a sud-est d’Italia. Soffro il freddo ma mi piace parecchio soffrirlo. Sarò per caso masochista?!

Dedica alle mie lettrici tre canzoni che ti rappresentano.

Si, direi "On the border" di Cat Stevens, che era pure la sigla della mia Radio. Poi "Romeo and Juliet" dei Dire Straits "…non so far niente ma farei qualsiasi cosa per te…". E infine "Your Song" nella splendida versione di Ewan McGregor.

Raccontami il tuo viaggio più bello e avventuroso.

Oh no, qui facciamo notte se mi ci metto! Ho avuto la fortuna di vivere viaggiando per oltre diciassette anni come skipper in giro per i mari. Non saprei davvero da dove cominciare o quale episodio scegliere. Poi pure nel resto della vita non mi sono mancate occasioni di viaggio ed esplorazione. Ma ancora quello che più mi affascina è tuffarmi nell’animo delle persone interessanti e sorprendenti che ogni tanto mi ritrovo sulla strada…

Passeggiando in bicicletta…e poi? continua tu…

Passeggiando in bicicletta penso. E il pensiero scorre senza correre, cambiando registro e tono col variare dei rapporti: una corona grossa e un rapporto piccolo generano pensieri veloci, sicuri, decisi; una corona piccola e un rapporto grosso si prestano meglio a dubbi, possibilità, alternative. E intorno la natura ti guarda passare e continua a germogliare, morire, fiorire.


In redazione Monica Marghetti (giornalista da strapazzo)
E (e se si libera da tutte quelle escort
) Brigant come fotoreporter d’assalto

 

Solo Grazie

Mani

Leggendo questo testo di canzone ho deciso che ne farò il mio inno.

E poi lo trovo appropriato per ringraziare la mia squadra di lavoro tutte persone meravigliose! 

E quindi grazie a :

Floriana, Luciana,Mary,Marco,Ivano,Max

Ma chi l’avrebbe detto mai, è
com’è volato il tempo,
la vita forse va così
ti affianca e ti sorpassa
e tu che tiri dritto,
ti sembra sempre di andar piano
invece insegui la tua storia
e sei arrivato fino a qui,
ma chi l’avrebbe detto mai.

Grazie a tutti,
con il cuore, a tutti quanti,
a chi mi vuole bene,
a chi mi ha insegnato a guardare avanti
ed anche a chi mi ha fatto male,
mi e’ servito per capire,
grazie a chi mi ha detto no,
ad un sorriso sconosciuto,
ad una donna, ad un amico
e a quella porta chiusa in faccia,
a chi non mi ha tradito quella volta.

E’ una questione d’ ironia,
se vuoi sdrammatizzare
e quando pensi di sapere
hai ancora da imparare,
se corri arrivi più veloce
ma forse perdi delle cose

e quando credi sia finita
un’occasione nuova avrai,
ma chi l’avrebbe detto mai.

Grazie a tutti,
con il cuore, a tutti quanti,
a chi mi vuole bene,
a chi mi ha insegnato ad andare avanti
ed anche a chi mi ha fatto male,
mi e’ servito ad imparare,
grazie a chi mi ha detto no,
al sorriso di un bambino,
a una donna, alla mia sposa.

Grazie a tutti,
che date vita alla mia vita,
in questa favola infinita,
che mi ha insegnato a guardare avanti
anche se ferito al cuore,
mi e’ servito per capire,
grazie a chi mi ha detto no,
alle sfide, alle salite
ed alle mani di mio padre
e a quella porta chiusa in faccia,
a chi non mi ha tradito quella volta,
per quanto ho dato e quanto ho avuto,
per quanto ho riso, pianto, sperato,
per ogni giorno che ho ricominciato,
per ogni istante regalato, voglio dire:
grazie a tutti!

 

 

Emozione

Zanzibar mia foto

Oggi non mi aspettavo nulla di particolare, mi ero gia regalata il pane caldo e un bombolone alla crema. Mi aspettava solo una giornata di lavoro intensa…Sapete già, che nonostante scriva in leggerezza, dentro di me ho mille pensieri e parecchie mancanze.

In magazzino, con il mio collega Gino e la responsabile Floriana, eravamo intenti a preparare il furgone per il cantiere di oggi e stranamente ho ancora il cellulare acceso…suona, leggo:Vanda. Il mio cuore ha un sussulto e nonostante non sia il momento (ero in ritardo per iniziare il lavoro e il cliente era importante) rispondo e …Vanda mi riempie di parole semplici e meravigliose. Sapete, Vanda lavorava per me quando avevo la mia azienda, Vanda ha visto il mio declino, le mie lacrime, il mio fallimento. Ha subito il licenziamento, non speravo mai di sentirmi dire:” Mi manchi Monica, sono stufa di vederti e leggerti su internet. Non ti ho mai dimenticata, ti voglio bene e voglio rivederti …e poi ti voglio portare alle Maldive…”

Era commossa Vanda. Oggi io ero felice, ho avuto un regalo grandissimo e mi rivedrò con Vanda

dopo il due di Novembre. Sono una Monica diversa oggi, posso dire che è stata una giornata fantastica!

 

Vanda; visto che mi leggi, ti ringrazio di non avermi dimenticata, ti voglio tanto bene!

La foto che ho postato dovrebbe dirti tante cose…

Monica.

8 chiacchiere tra amici – 1

Oggi parlo con: http://fantasia972.splinder.com/


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Incontrarti qui in riva al mare, a fare due chiacchiere lo trovo super bello!!! Che dici Marghetti, ci togliamo le scarpe e chiacchieriamo tenendo i piedini in acqua… non fa troppo freddo! 


 

Cosa è per te il blog e soprattutto cosa rappresenta. 

Il blog per me è un angolo speciale della mia casa. Mi spiego meglio… la casa è tutto quello che sono, l’angolo magico è un posto caldo e accogliente, con divano e cuscini, in cui posso esprimermi senza paure. Quello che scrivo, le parole, diventano manifestazione di pensieri, emozioni, paure, di accadimenti piacevoli. Avevo sempre avuto un posto simile, solo che prima era chiuso a chiave, adesso invece la porta è aperta e può entrarvi chiunque.


Scrivere per te è?

Scrivere per me è buttar fuori. Tendenzialmente mi chiudo a riccio, con la scrittura invece riesco a tirar fuori quello che ho dentro. Certo, scrivo principalmente favole, all’apparenza banali, ma in ognuna di esse c’è una parte di me. Scrivere è poter volare e raggiungere quei posti che non saprei raggiungere in altro modo. Scrivere è dar da bere, sfamare la mia fantasia. Scrivere è tentare di domare un cavallo imbizzarrito. Scrivere è libertà. Scrivere mi rasserena. Scrivere mi fa piangere, mi fa ridere, mi emoziona. Scrivere è far danzare le dita sulla tastiera che per l’occasione si trasforma in pista da ballo. Scrivere è ascoltare il ritmo del cuore che batte all’unisono con il picchiettio dei tasti, ora più lento, ora più veloce. Scrivere è cercare di fermare il tempo, fotografarlo e allo stesso tempo liberarlo per sempre. Scrivere è donarsi, proprio come quando si ama.


Sei  innamorata in questo momento?

Giustamente mi fai la domanda… me la sono cercata! (rido) Se sono innamorata… io penso di esserlo sempre anche quando sono sola. L’amore è ovunque. Certo ci sono manifestazioni dell’amore molto evidenti, una coppia di innamorati che passeggia tenendosi per mano è un esempio… poi c’è l’amore, come dire, più discreto e timido, che si nasconde… in questo caso io mi diverto a giocarci, è una specie di esercizio: fai indossare gli occhialini al tuo cuore miope e quello comincia a vederci meglio e lo scova nei posti più impensati, magari negli occhi del bimbo che seguo che, a volte,  mi fa incacchiare, o nel sorriso inaspettato dopo un litigio acceso con la persona che al momento ti è vicina e vuole condividere con te un pezzo di cammino senza sapere se insieme si arriverà alla meta finale. Nel tramonto, nella danza delle rondini, nelle stelle, negli abbracci degli amici, negli occhi di chi ogni giorno fatica e suda con impegno per realizzare qualcosa di buono.
 


Descriviti per noi usando i personaggi delle fiabe.

Oh Marghetti, ma sei terribile!!! Le tue domande mica sono facili!!! Mi chiedi di descrivermi con i personaggi delle fiabe … allora vediamo…
Sono un po’ tardona… insomma prima di capire una cosa ci metto un secolo, forse perché sono tanto ma tanto distratta, con la testa fra le nuvole quindi direi Addormentata nel bosco.
Mi piace giocare, amo i giocattoli e i cartoni animati sono la mia passione, direi Peter Pan.
Sclero, sono stressata e basta poco per farmi scattare e se mi arrabbio somiglio molto a Paperino.
Sono cicciotella come Fiona e cerco il mio Sherk! ( c’è un tizio che gli somiglia molto, spero sia quello giusto!) A volte sono vendicativa come la strega cattiva di Biancaneve, crudele come la matrigna di Cenerentola e acida come le sue sorellastre.
 E per concludere…Quando dormo somiglio al bradipo Sid, dell’ Era glaciale… hai mai visto come fa quando si addormenta? Io … uguale, uguale!!!


L’ultino no che hai detto e perché.

Eccola là!!! Allora recentemente dico no sempre e solo a una persona in particolare, ma non voglio entrare nei particolari, dico solo che è per paura di farmi nuovamente male e in questo caso i miei no, servono a proteggermi, anche se poi razionalmente mi rendo conto che non è giusto! Ma sono incasinata io…che non l’hai capito?

 

Cosa fai quando devi risollevare il tuo morale a terra.

Gioco con Andrea, un nanetto di quasi due anni che è entrato nella mia vita, inaspettatamente… è il figlio dei vicini di casa! Bellissimo e coccoloso!

 

La cosa più bella che ti hanno detto negli ultimi tre mesi è stata…?

“ Mi piaci perché sei una persona aperta alla vita!” Figo, no?

 

Infine vorrei che tu dedicassi una favola a tutti i lettori e amici.

Favola per tutti i lettori e amici??? Semplice…ne ho a portata di … “cuore”, dedico quella perché è rappresentativa della bellezza dei blog, visto che in essa è presente una zia che ama le foto e due amiche un po’ “strane” conosciutesi in rete che si emozionavano a guardarle e si divertivano a giocare a ping pong con i pvt di splinder per scrivere a 4 mani.
Ecco a voi la bellissima favola di …

Dentino gambette storte!

C’era una volta in un paese in bianco e nero un bambino delizioso che adorava i palloncini.
Li teneva in mano, stringeva forte quel filo sottile e quella grossa palla leggera volteggiava allegra nel cielo. Non aveva più la mamma, ma aveva una zia bellissima, Diana: lo adorava e lo portava a spasso. Lui la seguiva sorridente “Dentino, gambette storte!” Un bambino, solo un bambino!
Un giorno, passeggiando, incontrarono una donna sola che triste guardava il banchetto dei palloncini. Allora Dentino gambette storte si avvicinò…e infilò la sua manina dentro la mano ossuta della donna che con occhi lucidi lo guardò. Lui sorrise… d’incanto le mani della donna divennero calde, fece un sorriso a quel piccolo bambino che le disse con una vocetta seria ma dolce:
“lascerò libero il palloncino per la mia mamma e per te!”
Dentino gambette storte, un angelo di dimensioni minuscole ma immenso nel cuore!
Aprì la sua piccola mano e il palloncino iniziò a salire velocemente nel cielo, sempre più lontano, sempre più piccolo, fino a diventare un minuscolo puntino luminoso.
"Guarda zia Diana, il palloncino è un puntino e brilla!", disse Dentino gambette storte.
Diana alzò lo sguardo al cielo,la sera cominciava a scendere mentre il sole stanco andava a dormire. Il puntino luminoso si confondeva con la stella, la prima stella che sorgeva.
"Quella stella è la tua mamma", disse Diana al piccolo che continuava a guardare con il nasino all’insù il cielo, mentre ancora teneva la stretta la mano a quella donna triste e sola, che li ascoltava. Ma solo Dentino gambette storte la poteva vedere…perché quella donna era la sua mamma…aveva avuto un premio speciale dal Pittore del Mondo, un vecchio signore con la barba folta e bianca e un cappello strano.
Con la sua tavolozza magica aveva disegnato la donna triste, che solo Dentino gambette storte poteva vedere , sentire e toccare. Aveva disegnato il cielo con i colori più belli del crepuscolo, aveva disegnato la stella luminosa, gli alberi e i fiori…Il paese in bianco e nero cominciava a poco a poco a colorarsi e il merito era solo di…quella ricetta speciale che si chiama "amore" che ci è stata donata insieme alla vita… e ogni tanto ce la dimentichiamo. Poi basta un bambino a riportare luce, colore e anche il signore con il cappello da pittore piange di gioia. Ricordate, quando dal cielo cade la pioggia grossa…
"Sono le lacrime del signore con il cappello, che si è commosso!".
E quando smette di piangere, regala a noi bambini piccoli e bambini grandi ,un ponte colorato,tra la terra e il cielo, fatto dall’impasto dei colori più belli e vivaci della sua tavolozzamagica.
Dentino Gambette Storte, un bambino e un palloncino!

 

 

In redazione Monica Marghetti (giornalista da strapazzo)
E (se si degna che ho la febbre) Brigant come fotoreporter d’assalto

Storie e Ballate di Pralina e Andrea

Prali e Andrea spettacolo teatrale a Firenze ott

Una serata meravigliosa: era davvero tanto tempo che non ridevo così di gusto e ne avevo bisogno!

 

Venerdì scorso ho lavorato senza fare la pausa pranzo, per riuscire ad essere libera verso le 15:00

Avevo promesso a Pralina che sarei andata allo spettacolo che lei e Andrea avevano messo in scena

Al teatro Saschall di Firenze; devo dire che alle 17:40 ero parcheggiata e stavo per rivedere la mia

amica e avrei anche conosciuto il suo uomo. Non indovinerete mai come li ho trovati…beh ve lo racconto io come…erano splendidamente uno di fronte all’altra che si baciavano. Ho tentennato

un pochino prima di farmi vedere per due motivi: primo perché era una visione che faceva molto bene al mio cuore, secondo, mi scocciava essere una rompiballe… mi sono fatta avanti sfoderando il mio sorriso migliore e, neanche a dirlo, ho ricevuto un abbraccio galattico da Pralina!

Ho conosciuto Andrea e devo dire che oltre ad essere simpaticissimo è cordiale e molto dolce!

Ma veniamo allo spettacolo: che dire?

Tutto posso dire, è strepitoso, loro sono davvero bravi  e anche la Banda k100 che li accompagna musicalmente. Ho riso per un’ora, Tutankamion la maga dei camionisti, la Chat line, il bancomat, una spaziale versione “enologica” de “la pioggia nel pineto”…e tanto altro ancora! Ragazzi, credetemi: sono bravi davvero, ho passato una serata con amici speciali e non vedo l’ora di sapere le altre date degli spettacoli;  farò di tutto per farli venire anche ad Imola, anche perché Alcide Brunazzi detto “sorBole” a Imola farebbe un figurone!

 Freddy, il DJ amico di Pralina ha fatto notare che Pralina ed io, viste da dietro mentre saliamo le scale… abbiamo un bellissimo backstage!

 

Grazie Prali, anche per avermi ascoltata!