Oggi parlo con: http://fantasia972.splinder.com/
Incontrarti qui in riva al mare, a fare due chiacchiere lo trovo super bello!!! Che dici Marghetti, ci togliamo le scarpe e chiacchieriamo tenendo i piedini in acqua… non fa troppo freddo!
Cosa è per te il blog e soprattutto cosa rappresenta.
Il blog per me è un angolo speciale della mia casa. Mi spiego meglio… la casa è tutto quello che sono, l’angolo magico è un posto caldo e accogliente, con divano e cuscini, in cui posso esprimermi senza paure. Quello che scrivo, le parole, diventano manifestazione di pensieri, emozioni, paure, di accadimenti piacevoli. Avevo sempre avuto un posto simile, solo che prima era chiuso a chiave, adesso invece la porta è aperta e può entrarvi chiunque.
Scrivere per te è?
Scrivere per me è buttar fuori. Tendenzialmente mi chiudo a riccio, con la scrittura invece riesco a tirar fuori quello che ho dentro. Certo, scrivo principalmente favole, all’apparenza banali, ma in ognuna di esse c’è una parte di me. Scrivere è poter volare e raggiungere quei posti che non saprei raggiungere in altro modo. Scrivere è dar da bere, sfamare la mia fantasia. Scrivere è tentare di domare un cavallo imbizzarrito. Scrivere è libertà. Scrivere mi rasserena. Scrivere mi fa piangere, mi fa ridere, mi emoziona. Scrivere è far danzare le dita sulla tastiera che per l’occasione si trasforma in pista da ballo. Scrivere è ascoltare il ritmo del cuore che batte all’unisono con il picchiettio dei tasti, ora più lento, ora più veloce. Scrivere è cercare di fermare il tempo, fotografarlo e allo stesso tempo liberarlo per sempre. Scrivere è donarsi, proprio come quando si ama.
Sei innamorata in questo momento?
Giustamente mi fai la domanda… me la sono cercata! (rido) Se sono innamorata… io penso di esserlo sempre anche quando sono sola. L’amore è ovunque. Certo ci sono manifestazioni dell’amore molto evidenti, una coppia di innamorati che passeggia tenendosi per mano è un esempio… poi c’è l’amore, come dire, più discreto e timido, che si nasconde… in questo caso io mi diverto a giocarci, è una specie di esercizio: fai indossare gli occhialini al tuo cuore miope e quello comincia a vederci meglio e lo scova nei posti più impensati, magari negli occhi del bimbo che seguo che, a volte, mi fa incacchiare, o nel sorriso inaspettato dopo un litigio acceso con la persona che al momento ti è vicina e vuole condividere con te un pezzo di cammino senza sapere se insieme si arriverà alla meta finale. Nel tramonto, nella danza delle rondini, nelle stelle, negli abbracci degli amici, negli occhi di chi ogni giorno fatica e suda con impegno per realizzare qualcosa di buono.
Descriviti per noi usando i personaggi delle fiabe.
Oh Marghetti, ma sei terribile!!! Le tue domande mica sono facili!!! Mi chiedi di descrivermi con i personaggi delle fiabe … allora vediamo…
Sono un po’ tardona… insomma prima di capire una cosa ci metto un secolo, forse perché sono tanto ma tanto distratta, con la testa fra le nuvole quindi direi Addormentata nel bosco.
Mi piace giocare, amo i giocattoli e i cartoni animati sono la mia passione, direi Peter Pan.
Sclero, sono stressata e basta poco per farmi scattare e se mi arrabbio somiglio molto a Paperino.
Sono cicciotella come Fiona e cerco il mio Sherk! ( c’è un tizio che gli somiglia molto, spero sia quello giusto!) A volte sono vendicativa come la strega cattiva di Biancaneve, crudele come la matrigna di Cenerentola e acida come le sue sorellastre.
E per concludere…Quando dormo somiglio al bradipo Sid, dell’ Era glaciale… hai mai visto come fa quando si addormenta? Io … uguale, uguale!!!
L’ultino no che hai detto e perché.
Eccola là!!! Allora recentemente dico no sempre e solo a una persona in particolare, ma non voglio entrare nei particolari, dico solo che è per paura di farmi nuovamente male e in questo caso i miei no, servono a proteggermi, anche se poi razionalmente mi rendo conto che non è giusto! Ma sono incasinata io…che non l’hai capito?
Cosa fai quando devi risollevare il tuo morale a terra.
Gioco con Andrea, un nanetto di quasi due anni che è entrato nella mia vita, inaspettatamente… è il figlio dei vicini di casa! Bellissimo e coccoloso!
La cosa più bella che ti hanno detto negli ultimi tre mesi è stata…?
“ Mi piaci perché sei una persona aperta alla vita!” Figo, no?
Infine vorrei che tu dedicassi una favola a tutti i lettori e amici.
Favola per tutti i lettori e amici??? Semplice…ne ho a portata di … “cuore”, dedico quella perché è rappresentativa della bellezza dei blog, visto che in essa è presente una zia che ama le foto e due amiche un po’ “strane” conosciutesi in rete che si emozionavano a guardarle e si divertivano a giocare a ping pong con i pvt di splinder per scrivere a 4 mani.
Ecco a voi la bellissima favola di …
Dentino gambette storte!
C’era una volta in un paese in bianco e nero un bambino delizioso che adorava i palloncini.
Li teneva in mano, stringeva forte quel filo sottile e quella grossa palla leggera volteggiava allegra nel cielo. Non aveva più la mamma, ma aveva una zia bellissima, Diana: lo adorava e lo portava a spasso. Lui la seguiva sorridente “Dentino, gambette storte!” Un bambino, solo un bambino!
Un giorno, passeggiando, incontrarono una donna sola che triste guardava il banchetto dei palloncini. Allora Dentino gambette storte si avvicinò…e infilò la sua manina dentro la mano ossuta della donna che con occhi lucidi lo guardò. Lui sorrise… d’incanto le mani della donna divennero calde, fece un sorriso a quel piccolo bambino che le disse con una vocetta seria ma dolce:
“lascerò libero il palloncino per la mia mamma e per te!”
Dentino gambette storte, un angelo di dimensioni minuscole ma immenso nel cuore!
Aprì la sua piccola mano e il palloncino iniziò a salire velocemente nel cielo, sempre più lontano, sempre più piccolo, fino a diventare un minuscolo puntino luminoso.
"Guarda zia Diana, il palloncino è un puntino e brilla!", disse Dentino gambette storte.
Diana alzò lo sguardo al cielo,la sera cominciava a scendere mentre il sole stanco andava a dormire. Il puntino luminoso si confondeva con la stella, la prima stella che sorgeva.
"Quella stella è la tua mamma", disse Diana al piccolo che continuava a guardare con il nasino all’insù il cielo, mentre ancora teneva la stretta la mano a quella donna triste e sola, che li ascoltava. Ma solo Dentino gambette storte la poteva vedere…perché quella donna era la sua mamma…aveva avuto un premio speciale dal Pittore del Mondo, un vecchio signore con la barba folta e bianca e un cappello strano.
Con la sua tavolozza magica aveva disegnato la donna triste, che solo Dentino gambette storte poteva vedere , sentire e toccare. Aveva disegnato il cielo con i colori più belli del crepuscolo, aveva disegnato la stella luminosa, gli alberi e i fiori…Il paese in bianco e nero cominciava a poco a poco a colorarsi e il merito era solo di…quella ricetta speciale che si chiama "amore" che ci è stata donata insieme alla vita… e ogni tanto ce la dimentichiamo. Poi basta un bambino a riportare luce, colore e anche il signore con il cappello da pittore piange di gioia. Ricordate, quando dal cielo cade la pioggia grossa…
"Sono le lacrime del signore con il cappello, che si è commosso!".
E quando smette di piangere, regala a noi bambini piccoli e bambini grandi ,un ponte colorato,tra la terra e il cielo, fatto dall’impasto dei colori più belli e vivaci della sua tavolozzamagica.
Dentino Gambette Storte, un bambino e un palloncino!
In redazione Monica Marghetti (giornalista da strapazzo)
E (se si degna che ho la febbre) Brigant come fotoreporter d’assalto